Cari amici,
forti anche del sostegno e della presenza garantitaci da don Luigi Ciotti, con la lettera in allegato siamo a chiederVi l’adesione alla iniziativa di protesta che abbiamo organizzato a partire da lunedì 19 maggio p. v. alle ore 10.30, al fine di richiedere con forza l’approvazione del decreto attuativo della legge n.125 del 30 ottobre 2013 (GU Serie Generale n.255 del 30-10-2013), in merito al tema dell’assunzione dei Testimoni di Giustizia all’interno della Pubblica Amministrazione. Vi preghiamo di diffondere il nostro appello anche attraverso il vostro sito internet e social network.
In attesa di una Vostra gentile risposta, Vi salutiamo cordialmente.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE TESTIMONI DI GIUSTIZIA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE TESTIMONI DI GIUSTIZIA
Sede legale contrada San Leonardo, Bivona (AG)
www. associazionetestimonidigiustizia. jimdo. com
uff. stampa. antdg@hotmail. com
Cari amici,
come sapete la delicata questione dei Testimoni di Giustizia in Italia è lungi dall’essere risolta, nonostante nel corso della passata legislatura il legislatore abbia provveduto all’approvazione in via definitiva del ddl n.1015-B di conversione in legge del decreto legge 31 agosto 2013, n.101.
La nuova legge, n.125 del 30 ottobre 2013 (GU Serie Generale n.255 del 30-10-2013), recita all’articolo 7, al comma 1:
· alla lettera a), capoverso e-bis), dopo le parole: « ad accedere » sono inserite le seguenti: «, anche se non più sottoposti allo speciale programma di protezione, »;
· alla lettera b), capoverso 2-bis, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: « Con il medesimo decreto sono espressamente stabiliti i criteri di riconoscimento del diritto ai soggetti non più sottoposti allo speciale programma di protezione, anche in relazione alla qualità ed entità economica dei benefici già riconosciuti e alle cause e modalità della revoca del programma di protezione ».
Purtroppo, la legge è rimasta priva del necessario ed opportuno decreto attuativo. Pertanto, la norma che avrebbe quantomeno dovuto risolvere l’annosa questione del reinserimento lavorativo del TdG è di fatto una norma “fantasma”.
Nonostante l’impegno profuso dai componenti dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia e da don Luigi Ciotti, la cui solidarietà e sostegno a favore di noi Testimoni di Giustizia non è mai venuta meno – basti ricordare il suo intervento nell’ambito del convegno del 20/12/2013 presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana – da mesi la legge rimane inapplicata.
Non ultimo le recenti prese di posizione dei TdG attraverso i mass media nazionali (Presa Diretta) e locali e la recente costituzione in seno alla Commissione Parlamentare Antimafia del comitato d’inchiesta coordinato dal Deputato Davide Mattiello non hanno sortito l’esito sperato; anzi, nel corso della recente audizione in Commissione Parlamentare Antimafia del Viceministro Filippo Bubbico è apparso chiaro che la strada da percorrere per una reale e concreta risoluzione dei nostri problemi risulta tuttora piuttosto complessa ed articolata, lontana da una rapida soluzione.
Questa Associazione non ha mai perso la speranza di restituire la serenità alle proprie famiglie, ma con altrettanta consapevolezza non può non denunciare che ciò che è venuto meno è proprio la fiducia nelle Istituzioni dello Stato. Oggi, con rammarico, denunciamo che i TdG sono “prigionieri” di una politica resa sorda, muta e cieca da una burocrazia estranea alle reali esigenze dei cittadini onesti di questo paese. “La mafia uccide solo d’estate”, ma la burocrazia offende ogni giorno la nostra dignità di onesti cittadini dello Stato.
L’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia fa pertanto appello a tutto il movimento antimafia a sostenere apertamente questa battaglia di civiltà, giuridica e sociale. Sentiamo il bisogno di chiedere umilmente di condividere con noi e con le nostre famiglie l’iniziativa che abbiamo organizzato per il 19/05 p. v. con lo spirito, anzi, in continuità con quella positiva esperienza che è stato Contromafienel 2006 e nel 2009.
L’iniziativa ha come scopo la richiesta dell’approvazione in tempi certi e ben definiti del decreto attuativo, nonché delle necessarie coperture economiche ivi incluso l’individuazione delle amministrazioni centrali e/o periferiche destinatarie del decreto di assunzione dei TdG. L’iniziativa proseguirà ad oltranza fino all’ottenimento di quanto sopra.
Per tutti coloro che lo vorranno, l’appuntamento è per il prossimo 19 maggio alle ore 10: 30 davanti al Ministero dell’Interno in Piazza del Viminale, 1 in Roma.
Da soli non si va da nessuna parte, da soli si corre il rischio di dare sfogo al proprio io. Sarebbe bello se arrivassimo a condividere con gioia, in previsione dell’evento di Contromafie del prossimo ottobre 2014, l’approvazione del decreto attuativo quale strumento privilegiato nella lotta contro la criminalità organizzata di stampo mafioso, a beneficio non solo dei diretti interessati, cioè i TdG, ma anche a vantaggio di tutti i cittadini onesti che vedranno così pienamente tutelato il diritto alla denuncia.
In attesa della Vostra cortese e sollecita risposta, Vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.