SUVVIA,ALZIAMO UN PO’ IL LIVELLO DEL DIBATTITO SU QUALE FINE VOGLIAMO FAR FARE AL SUD PONTINO,ALLA PROVINCIA DI LATINA ED A GAETA IN PARTICOLARE,SE SVENDERLI DEFINITIVAMENTE A CAMORRA (E NDRANGHETA ? ) O RESTITUIRLI ALLE COMUNITA’ LOCALI.
Si parla dell'”arrivo” anche di “calabresi” e nessuno si preoccupa di andare a vedere di cosa e di che gente si tratta.
Qua si corre il rischio di far alzare allo Stato bandiera bianca di fronte alle mafie e di cedere definitivamente e completamente ad esse il territorio.
Siamo alle porte della Capitale d’Italia ed un caposaldo mafioso in prossimità della cintura di questa può costituire una sorta di breccia di Porta Pia per l’accesso a questa e per la sua completa occupazione.
Come se questa,la Capitale,non fosse già abbondantemente occupata !!!!!!!!!!…….
Non si tratta di bruscolini ma di cose serie.
Molto serie.
Allora ,suvvia,mettiamoci di buona lena,cari parlamentari,consiglieri regionali,dirigenti politici vari e cittadini responsabili ed alziamo il confronto sui problemi reali di questo territorio.
Stiamo seguendo con apprensione l’andamento delle cose a Gaeta perché per i motivi che ci stiamo sforzando di evidenziare la consideriamo il (non uno,ma il ) “motore” al centro del sistema pontino.
Troppi silenzi,troppo finto disinteresse su quella città e su quel territorio,sia dall’interno che dall’esterno.
E questi,silenzi e finto disinteresse,sono i primi elementi che ci insospettiscono,sapendo molto bene fatti pregressi e chissà se ancora non attuali come noi temiamo.
Altro sospetto é quello rappresentato dal fiorire ad ogni pié sospinto di liste civiche,composte sicuramente da persone pulite ed in buonafede,ma che in qualcuna delle quali potrebbe inserirsi qualche elemento che tale non lo è.
Sospetti,timori,supposizioni,per carità,ma,con i tempi che corrono e con gli ambienti che caratterizzano la zona,non si sa mai.
C’é in corso,altro elemento sospetto,una campagna di distrazione dalla realtà con un profluvio di racconti e raccontini ,favole e favolette,della nonnina,su storie passate,sulle bellezze, e,poi,con tanti,tantissimi re,regine,marchesi,papi,luminarie e tarantelle che ti sbattono in faccia ad ogni angolo di strada,senza tener conto del fatto che
i soggetti di cui stiamo parlando non vanno in quella città e in quell’area per godersi il sole , il mare e le bellezze naturalistiche e storiche.
E’ gente……non “intranea” a questi temi ed a queste suggestioni,ma a ben altre che sembra difficile far entrare nei cervelli ottenebrati e più sensibili ad altre culture, per non dire subculture,ad altri modi di vedere,pensare ed agire.
Continuando,non ci piace affatto la ….”parcellizzazione ” che si sta facendo dei temi ,visto ognuno a se stante,senza alcuna connessione con gli tutti gli altri della città e,cosa ancor più importante,del territorio ,del comprensorio,della regione e di più regioni.
Il porto,la sua qualificazione e l’utilizzo delle vecchie aree industriali dismesse,a cominciare da quelle di Arzano e di Serapo.
Perché di queste si tratta e pare che non se ne voglia parlare,pur di fronte al rischio di una grossa,veramente grossa, ……..pappata.
Perché ?
Perché???????????????
La madre di tutte le battaglie per quanto riguarda un’area sensibile,particolarmente sensibile.
Ohibò!