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Venti anni e più persi a litigare con il prossimo su “in provincia di Latina c’é la mafia” e “no,non c’é”,con i primi convegni dell’Associazione Caponnetto con i procuratori De Fichy della DNA ed Ardituro della DDA di Napoli a Formia ed altrove…………..

mentre in silenzio e con pazienza certosina si raccoglievano e si raccolgono  elementi per supportare le nostre tesi e quelle della Magistratura inquirente romana e napoletana e in corso d’opera,quando si stanno per raccogliere finalmente i risultati di tanto lavoro  e si sta riuscendo a convogliare l’interesse degli organi competenti su un territorio,escono all’improvviso dei commentatori improvvisati e con una battuta  infelice rischiano di compromettere il lavoro che si sta facendo.
Quando noi siamo molto cauti  e guardinghi  nei confronti  di  taluni  che mischiano impegno nei partiti ed impegno associativo,o,comunque, di  quanti nutrono aspirazioni di carattere politico.amministrativo e non sanno dividere le due sfere,non sanno,cioé,stabilire dei paletti netti fra dove deve finire la strumentalizzazione politica e cominciare l’impegno in un lavoro  o,peggio,un’associazione,soprattutto se si tratta di un’associazione che lotta contro le mafie.
Noi abbiamo nel seno dell’Associazione Caponnetto tanti amici ed amiche che sono impegnati politicamente,chi su una posizione chi su un’altra,dal PD,a Rifondazione Comunista,al M5S ,ma dobbiamo essere veramente grati ad essi ,tutti,nessuno escluso, per non aver mai confuso i rispettivi  ruoli chiedendo di piegare l’Associazione agli interessi delle loro parti politiche.Lavorano tutti in simbiosi con l’obiettivo,unico,di scovare e di tentare di neutralizzare i mafiosi.
Qualcuno che in passato  ha provato a comportarsi diversamente  é stato messo in condizioni di andarsene deluso.
Il  discorso che stiamo qui facendo,pertanto,non é rivolto all’interno,ma all’esterno dell’Associazione Caponnetto,anche se il comportamento di taluni –che,ripetiamo,stanno all’esterno dell’Associazione- va indirettamente ad incidere negativamente sul lavoro  che facciamo.
Su quello che non appare,in particolare.
Capita anche questo,purtroppo,per colpa di persone che non sanno cogliere il significato di certe cose e scambiano lucciole per lanterne per il gusto di apparire.
L’altro giorno Custodero,uno dei più  bravi redattori di “Repubblica”che,peraltro,conosce molto bene  la situazione della provincia di Latina essendo stato sempre presente negli anni delle grandi battaglie su Fondi,insieme ad altri suoi colleghi,aprono un focus sui comuni sciolti per mafia in Italia e sulla legislazione carente.
Tale inchiesta,poi, la cui prima parte  é stata  pubblicata sempre su “Repubblica”l’altro ieri,mira evidentemente  a focalizzare l’attenzione su quanto sta avvenendo e probabilmente  avverrà con Mafia Capitale con il non scioglimento dell’amministrazione comunale. Sarà quasi sicuramente,mutatis mutandis,un secondo “caso Fondi”,un “caso”,quest’ultimo,al  quale era obbligatorio per un giornalista d’inchiesta bravo come Custodero fare un riferimento per illustrare il quadro di come viene combattuta –  o non combattuta –  la mafia nel Paese.
Noi abbiamo letto il servizio in tal senso ed abbiamo subito approfittato –  con l’obiettivo di tenere sempre di più accesi i riflettori sul territorio di Fondi e del sud pontino dove riteniamo che non si sia operato come si doveva e si deve –  per inserire un brevissimo e discreto  nostro messaggio  di pochissime  parole  dirette a chi di dovere su una probabile pista investigativa che  riteniamo   possa  portare molto lontano  ,per  “capire “ quello che non sembra che sia stato capito finora.Potrebbe,sempre che ci siano  la volontà e le capacità di guardare “oltre”.Perché qua é l’”Oltre” che bisogna saper  guardare,approfittando del rinnovato interesse dei bravi magistrati delle DDA di Roma e di Napoli  con “Mafia Capitale “ed anche,diciamolo,del fatto che finalmente anche a Fondi c’é qualcuno che sa e vuole “capire” come stanno effettivamente le cose ,libero com’é  da richiami e sirene.
All’improvviso,mentre é in corso questo  ragionamento  intelligente e sottile,piovono commenti strampalati di commentatori da strapazzo tipo “lo abbiamo detto,lo abbiamo scritto,tutto documentato ,ridicoli” ed altra roba del genere.
Cosa sarebbe “documentato”? Le dichiarazioni di Schiavone al processo Spartacus,al colonnello Tommasone   e tutte le altre successive  fatte fino a pochi giorni di morire ? La relazione Frattasi” Certamente quelle rappresentano e debbono rappresentare la base da riprendere e dalla quale ripartire per costruire  quell’unicum che finora non é stato costruito.Ma non é tutto.Se molta gente  non informata tacesse quanto sarebbe  meglio !!!!