Vestiti intrisi di cocaina, a Marano la raffineria dei narcos: così Napoli è invasa dalla ‘polvere bianca’
Di Alessandro Caracciolo
23 Novembre 2021
Vestiti intrisi di cocaina, a Marano la raffineria dei narcos: così Napoli è invasa dalla ‘polvere bianca’. Su autorizzazione del Procuratore della Repubblica di Napoli, la Squadra Mobile della Questura eseguiva una misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 15 persone. A carico degli indagati trovati sussistenti gravi indizi dei reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti con l’aggravante della transnazionalità e dell’essere la stessa armata, di possesso illegale di armi da fuoco e di spaccio di stupefacenti.
COCAINA NASCOSTA NEL CAFFE’
Il provvedimento restrittivo adottato dopo una complessa attività di indagine avviata nel giugno del 2017 a seguito del sequestro di 25 kg di cocaina. Merce illegale nascosta in un carico di caffè importato dal Brasile e giunto nel Porto di Napoli all’interno di un container. Le investigazioni avviate accertavano l’esistenza di un sodalizio criminale, capace di organizzare e di gestire canali di approvvigionamento di cocaina dal Brasile, dal Perù e dalla Spagna. Curata anche la successiva distribuzione dello stupefacente, all’ingrosso e al dettaglio, sul territorio partenopeo.
Le indagini hanno consentito di individuare le diverse modalità, particolarmente articolate, di importazione della sostanza stupefacente utilizzate dall’organizzazione criminale per introdurre illecitamente la cocaina nel territorio dello Stato. Arrestati alcuni corrieri che trasportavano la cocaina sotto forma di ovuli, ingeriti nei Paesi di provenienza, prima di giungere in Italia a bordo di aerei di linea. Altri soggetti catturati mentre trasportavano lo stupefacente, sotto forma di panetti, all’interno di bagagli e valigie muniti di appositi nascondigli per l’occultamento del carico.
SCOPERTO IL LABORATORIO A MARANO
Infine la Squadra Mobile sequestravano un laboratorio a Marano di Napoli. All’interno del quale si procedeva alla estrazione della cocaina da capi di abbigliamento. Allo scopo di eludere i controlli doganali gli indumenti venivano intrisi di cocaina allo stato liquido in laboratori allestiti in Perù. Una volta in Italia trattavano gli indumenti con particolari procedimenti che consentivano di ottenere nuovamente la cocaina in polvere. Solo allora la droga era pronta per essere immessa sul mercato.
La cocaina veniva successivamente distribuito all’ingrosso a trafficanti che operavano in quartieri del capoluogo come il Rione Traiano, Secondigliano e i Quartieri Spagnoli. L’organizzazione in questione si occupava, oltre che delle importazioni, anche della vendita al dettaglio di una parte della cocaina importata. Attività realizzata attraverso la vendita agli acquirenti al minuto in una piazza di spaccio di Salita Capodimonte, lì scattavano arresti e sequestri. Documentato come il sodalizio in questione avesse nella sua disponibilità armi da fuoco. Nel corso delle attività di indagine sequestrati oltre 44 Kg di cocaina e 215 Kg di hashish.
Fonte:https://internapoli.it/cocaina-napoli-narcos-secondigliano-quartieri-spagnoli-marano-rione-traiano/